Incauto autofinanziamento

Un piccolo imprenditore, commerciante ambulante di animali vivi, esercita tale attività da oltre vent'anni con alterne fortune. Si tratta infatti di commercio condizionato da fattori non controllabili quali le condizioni climatiche, la salute degli animali, oltre naturalmente all'andamento del mercato. Tale attività costituisce per molti anni l'unica fonte di reddito della famiglia (composta di moglie e quattro figli), sino a quando, circa tre anni prima dell'intervento della Fondazione, la moglie viene assunta come dipendente in una cooperativa e il figlio maggiore trova lavoro.

Per valutare l'andamento altalenante dell'attività, in sede di istruttoria vengono evidenziati i risultati degli ultimi tre esercizi che segnano nel primo anno utili per circa euro 8.000, nel secondo anno perdite per circa euro 7.000 e nel terzo nuovamente utili per circa euro 19.000.

La situazione debitoria dell'imprenditore è riconducibile sostanzialmente a un'unica voce, relativa al mancato versamento dei contributi INPS, rispetto ai quali si riscontra un arretrato complessivo di circa euro 27.000, cui si aggiungono circa euro 6.000 di debiti verso il fisco.

In sostanza, per fare fronte alle annate in cui l'attività commerciale non produceva utili, il soggetto ricorreva a una forma anomala di finanziamento delle necessità familiari, omettendo di versare i contributi previdenziali.

Tale situazione, ormai insostenibile, spinge quindi il soggetto, che alcuni anni prima aveva ricevuto un finanziamento garantito dalla Fondazione San Matteo, a rivolgersi nuovamente alle fondazioni antiusura.

In sede di istruttoria si valuta come il pagamento degli arretrati INPS consentirà al soggetto di ottenere la pensione di anzianità. L'assegno pensionistico, oltre alla volontà di proseguire comunque nell'attività commerciale, comporterà una situazione finanziaria migliore, in grado di garantire anche la restituzione del finanziamento. Data l'entità del passivo, oltre euro 30.000, La Scialuppa CRT Onlus decide tuttavia di agire congiuntamente con la Fondazione San Matteo.

Ciascuna Fondazione garantisce contestualmente un prestito di euro 17.000 a 60 mesi. Viene richiesta garanzia fideiussoria alla moglie e al figlio del richiedente, titolari di reddito fisso.